San Michele torna nella grotta: un segno tangibile di devozione

Pubblicato il 8 gennaio 2025 alle ore 00:52

La grotta di San Michele, situata in località Sant’Angelo, ha finalmente ritrovato la sua immagine sacra. Fino a pochi giorni fa, l’ingresso della grotta accoglieva pellegrini e visitatori con una nicchia vuota, seppur carica di storia e spiritualità. Le pareti raccontavano un passato di devozione: impronte di mani, nomi e date incise dai fedeli nel corso dei secoli, con la più antica risalente al 1811.

Nonostante l’assenza fisica della statua, per tutti quella era e rimaneva la grotta di San Michele, percependo la presenza dell’Arcangelo in modo spirituale. Tuttavia, il desiderio di offrire un segno visibile e tangibile per le nuove generazioni ha guidato il Parroco in un lungo percorso di ricerca e realizzazione.

La Statua: dal progetto al viaggio

Dopo attente valutazioni, è stata scelta una statua di marmo bianco cristallo, una varietà pregiata di alabastro. Alta 1,60 metri e del peso di 428 kg, l’opera è stata commissionata a un laboratorio artistico specializzato, lontano da Pignola, ma in grado di rispettare i requisiti desiderati: resistenza alle condizioni ambientali e una raffigurazione che esprimesse la maestosità dell’Arcangelo.

Il lungo viaggio della statua, durato 60 giorni via mare, si è concluso il 18 novembre 2024 con l’arrivo a Pignola. Inizialmente, la posa era prevista per sabato 30 novembre, ma, a causa delle previsioni di neve, è stata anticipata a venerdì 29, un giorno particolarmente significativo che richiama la memoria dell’Arcangelo, tradizionalmente celebrato il 29 settembre.

L’impegno della comunità

La posa della statua è stata un’impresa comunitaria. Molti volontari hanno offerto il proprio tempo e le proprie competenze, tra cui Carmine Corleto, Gerardo Mazzoni, Pinuccio Corleto, Vincenzo Crisci, Saverio Lauria, Antonio Azzarino di Angelo, Daniel e Francesco Lagrotta.

Il peso imponente della statua ha richiesto uno sforzo fisico straordinario. I posatori, rinunciando all’uso di macchinari, hanno deciso di posizionarla manualmente, con un gesto simbolico di devozione e sacrificio. Per il consolidamento dei gradini della grotta, si è adoperato Salvatore Azzarino, mentre l’illuminazione è stata curata da Fausto Marcogiuseppe.

La benedizione e il ritorno dell’Arcangelo

Una volta posizionata, la statua è stata benedetta dal Parroco e la nicchia è stata protetta con un vetro per preservarne l’integrità. All’imbrunire, il momento è stato suggellato da un dettaglio che ha emozionato i presenti: i pipistrelli della grotta, simbolo della natura viva del luogo, hanno preso il volo, quasi a ringraziare per il rispetto mostrato verso il loro habitat.

Un nuovo capitolo per la grotta di San Michele

Con la sua nuova effigie, la grotta di Sant’Angelo torna a essere un luogo di forte impatto spirituale, capace di unire passato e presente. La presenza dell’Arcangelo non è più solo spirituale, ma anche visibile, offrendo a fedeli e visitatori un simbolo di protezione e fede.

La comunità di Pignola, grazie alla dedizione dei suoi abitanti, continua a custodire e valorizzare le proprie tradizioni, rafforzando quel legame unico che unisce fede, storia e territorio.

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